Lezioni di felicità

L’iniziativa già sviluppata all’interno delle “SCUOLE SECONDARIE DI II° GRADO” e patrocinata dal Comune di Salerno si pone l’obiettivo di in-formare i giovani alla musica come strumento che mira ad abbattere qualsiasi tipo di barriera e che accompagna, incidendone le scelte, l’adolescente verso la maturità e verso lo stesso percorso di vita futura.
La musica oggi, ancor più di ieri, entra prepotentemente nel modo di vivere dei giovani ed influisce sul sistema dei valori proposto dalla famiglia, dalla scuola e dalle comunità, entrando molto spesso in conflitto con gli stessi. Occorre quindi formare i giovani e prepararli ad avere una certa sensibilità all’ascolto della musica, intesa si come piena libertà artistico-espressiva, ma dentro certi equilibri, che certo non può non prescindere dal sistema valoriale. D’altro canto bisogna sottolineare la necessità di chi produce musica e la commercializza di non banalizzarla a fenomeno esclusivamente economico rilevante, ma bensì a capirne la valenza reale del messaggio che si trasmette soprattutto in quella fase tanto bella quanto particolare e decisiva della vita di un giovane.

Insegnanti, genitori e psicologi si stanno impegnando per trovare risposte alle pressanti attese del mondo giovanile e delle famiglie. Ci si interroga sempre più spesso sui segnali del disagio, sulla capacità di riconoscerli e sulle possibili risposte che le nostre conoscenze di adulti sensibili e impegnati possono in qualche modo formulare. Ma forse si perde di vista un dettaglio importante: il linguaggio con il quale comunichiamo concetti e sentimenti. Il nostro è spesso un linguaggio costruito su schemi consueti e un pò consunti. Non possiamo essere sicuri che questo linguaggio venga compreso da chi, comunque, guarda comprensibilmente con sospetto a chi si muove all’interno di una istituzione, a chi è insegnante, psicologo, sociologo, politico o anche semplicemente genitore. Perché allora non proviamo a immaginare una strada alternativa per arrivare ai giovani con un messaggio che davvero soddisfi il loro bisogno di trovare risposte? Perché non usiamo un linguaggio differente, diretto, che sia fuori dagli schemi, universale, e fatto di percorsi e non di proposte? A tale scopo il nostro progetto dedica sempre particolare attenzione a queste iniziative, nella convinzione che la diffusione di un’educazione musicale attiva, praticata “dal vivo” attraverso l’uso della voce e degli strumenti musicali, generi incalcolabili ripercussioni positive a livello sociale, educativo e culturale sulle nuove generazioni. A fronte dell’esperienza raccolta sul campo, oggi si può dire con certezza che la musica è uno strumento straordinario anche nel contrasto dei fenomeni legati al bullismo. Gli esempi, in Italia come all’estero, sono praticamente infiniti; e vanno dagli studi condotti presso gli istituti universitari (come l’interessante iniziati- va condotta nel 2006 dall’Università della Calabria sotto la guida di Eugenio Prete) alle esperienze didatti- che concrete messe in atto nelle scuole di tutta la Penisola (valga per tutte l’esempio del progetto SBAM, di cui riferiva nel 2016 la webzine La Tecnica della Scuola).

Nell’ottica di quanto riportato, ci si interfaccerà con i dirigenti scolastici e con i rappresentanti d’istituto per creare un’offerta formativa che abbia come tematica centrale:

  •  il rapporto tra musica e società, cambiamenti reciproci;
  • definizione di genere musicale e sonorità;
  • analisi del messaggio e feedback;
  • realizzazione di contenuti e sondaggi al fine di stimolare la libertà espressiva e l’ascolto reciproco all’interno della piattaforma “Teen Vision”.